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Cos’è?
Il servizio civile volontario è istituito con la legge 6 marzo 2001 n° 64.
Possono partecipare tutti i/le giovani, di cittadinanza italiana, che abbiano dai 18 ai 28 anni (non compiuti). E’ finalizzato a “ Contribuire alla formazione civica sociale, culturale e professionale dei giovani”.
Dura 12 mesi. Il ragazzo in servizio civile percepisce un compenso mensile oltre ad una formazione iniziale, un momento di valutazione intermedia ed uno finale.
Il servizio civile è questo, ma… non solo.
Il Servizio Civile è anzitutto promozione umana, civica, professionale, etica che avviene attraverso il lavoro quotidiano. I giovani in servizio civile fanno una scelta volontaria e decidono di dedicare un anno della propria vita per conoscere, approfondire tematiche legate alla povertà e all’esclusione sociale, ai diritti dei cittadini, all’ambiente o al patrimonio culturale; un anno per combattere le disuguaglianze e prevenire i conflitti, per rafforzare le istituzioni democratiche.
I ragazzi in servizio civile sono operatori al servizio della comunità nazionale ed internazionale.
I giovani, attraverso questa esperienza, imparano a leggere la realtà locale dove il progetto si realizza, cogliendone sia gli aspetti conflittuali sia le positive azioni di cambiamento in atto e sviluppando la capacità di comunicare al Nord del mondo quanto da loro sperimentato sul campo. In questo modo i giovani volontari in servizio civile sono protagonisti diretti di un nuovo processo di informazione che possa far leggere con occhi diversi quanto accade nei sud del mondo.

I volontari ASPEm sono inseriti presso la stessa ASPEm o presso organizzazioni parter
Le tematiche affrontate dai vari progetti sono diverse: promozione dei diritti umani, attenzione e supporto alle fasce piu’ deboli (donne, bambini, adolescenti) promozione della salute, dell’autostima, promozione ecologica.
E’ necessaria una buona capacità di adattamento, una buona autonomia.

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